L’ostello della gioventù è un particolare tipo di albergo nel quale vi sono grandi stanze condivise tra più persone che permettono di socializzare e risparmiare notevolmente sui costi. Il primo ostello nacque nel 1909 quando Richard Scirrman ebbe la brillante intuizione di trasformare una scuola in una sorta di rifugio per viaggiatori, egli ebbe un tale successo che dopo circa 36 mesi aprì ufficialmente l’ostello come lo conosciamo oggi. Se abbiamo in mente anche noi di aprire un ostello della gioventù la prima cosa da fare sarà di cercare una location adatta..
Come già accennato è bene cercare il luogo adatto: mettiamoci alla ricerca di locali che si trovino in grandi città culturali o di interesse storico (preferiti dal turista), oppure in piccoli borghi e paesini che abbiano comunque una certa rilevanza nel panorama del turismo in generale. Se abbiamo il fiuto per gli affari potremmo recarci alle aste giudiziarie e comprare a prezzi molto bassi; una volta fatto questo cominciamo ad occuparci della parte burocratica: dovremo costituirci come associazione no profit o ente senza fini di lucro, quindi procuriamoci presso il municipio il certificato di segnalazione certificata di inizio attività con l’atto costitutivo o lo statuto dell’ente gestore, la planimetria dei locali in scala 1:100, il certificato di prevenzione incendi presso il Comando dei Vigili del Fuoco (il certificato DIA se vi sono più di 25 posti letto) e l’autorizzazione della ASL.
Inoltre dovremo avere la certificazione di requisiti soggettivi in forma di autocertificazione, quindi dar prova di possedere i requisiti morali ed essere esenti da condanne, e quella relativa ai requisiti oggettivi, cioè requisiti tecnici, igienico-sanitari, gli standard minimi obbligatori, per questi ultimi dovremo andarci a guardare la Legge Quadro 29 Marzo 2001 numero 135. Procediamo ora alla scelta del personale e un minimo di pubblicità che non fa mai male, un buon consiglio è quello di assumere persone che abbiano un minimo di esperienza con i viaggi e ovviamente la conoscenza di lingue straniere, l’inglese fra tutte. Lasciamo un po’ di spazio ai ragazzi e alle ragazze senza esperienza, che potranno comunque apprendere e suggerire idee fresche, oltre che svecchiare un po’ l’atmosfera.
Dopo il percorso burocratico passiamo al punto più delicato della questione, la pubblicità: cerchiamo le catene di ostelli della gioventù (che possiamo tranquillamente trovare in rete) e contattiamoli, di solito sono più che disponibili nel proporre forme di affiliazione su misura. Così facendo potremo dare maggiore visibilità al nostro ostello con la minor fatica possibile, ricordiamoci inoltre di leggere i forum sui siti di altre strutture per avere consigli, idee nuove e soluzioni ai problemi più comuni..