Ho avuto per anni dei cani in casa e so quanto risulti esosa la spesa di toelettatura del nostro caro amico. Qualcuno potrebbe obiettare che, per risparmiare, basterebbe esplicare il lavaggio a casa.. Giusto! Ho provato più volte a farlo. Che dire? Una frana e un grande stress! La casa si è sempre trasformata in un campo di battaglia tra asciugamani, peli, schizzi d’acqua, intasamenti scarichi e fughe del cane dalla vasca.
Se sei un giovane e vai in cerca di un’attività in proprio da aprire, ti consiglio di fare un pensierino, investendo in un lavaggio self service per cani. Le prospettive di guadagno in questa direzione non sono insignificanti e l’attività appare davvero una soluzione vincente per il tuo futuro. Considera altresì che l’investimento è molto contenuto e la gestione è facilitata al massimo.
Ti basterà impegnare una cifra intorno ai 20.000 euro. Inizialmente potresti scegliere d’impiantare due soli box di lavaggio automatizzati. L’utilizzo di questi box dotati di tutto (ci sono ditte apposite che li forniscono) da parte dell’utente è una bazzecola. Il padrone entra nel box col cane e lo posiziona nella vasca da bagno.
Attiva l’impianto di lavaggio, inserendo l’apposito gettone e via.. In ultimo non gli resta che l’aspirazione per l’asportazione dell’acqua residua, del sottopelo e dei parassiti (se eventualmente sono presenti), per terminare poi definitivamente con l’asciugatura. Se decidi di aprire un’attività di questo tipo individua per tempo la zona più adatta
Magari scegli una zona centrale vicino ad ambulatori veterinari, a negozi di alimenti per animali o a qualcosa di simile. La superficie del locale da fittare, dotato di scarichi per l’acqua, dovrà aggirarsi intorno ai 30/40 mq. Come iter burocratico di apertura c’è da chiedere l’Autorizzazione Sanitaria N.O.I.S. (Nulla Osta Igienico Sanitario), il permesso comunale e l’apertura della partita Iva.