Al termine dell’articolo saprai
se le obbligazioni bancarie convengono
se sono sicure
quando sceglierle
quando evitarle.
Come Investire i Risparmi ORA?
Domanda difficile, vero? Anzitutto perché non è più possibile ottenere buoni rendimenti dai tuoi risparmi semplicemente comprando e tenendo fino alla scadenza dei titoli di stato o delle ‘obbligazioni tradizionali’. E quindi ti trovi di fronte ad un grosso dilemma: accettare i rendimenti bassissimi dei conti deposito e dei pronti contro termine oppure farti tentare da proposte alternative.
In questa guida parleremo di obbligazioni bancarie, ma ti ricordo che per rispondere alla domanda da cui siamo partiti in merito a come investire i risparmi farai bene ad evitare alcune piante carnivore finanziarie che la tua banca non tarderà a proporti.
Sempre che non lo abbia già fatto 🙂
Non dare per scontato nulla: evitare i prodotti finanziari spazzatura è il primo passo per investire con successo. Come dice il proverbio, chi ben comincia è a metà dell’opera.
Le Obbligazioni bancarie convengono?
Le obbligazioni bancarie sono titoli di debito emessi dagli istituti per finanziare le propria attività. Ti infondono un senso di falsa sicurezza (in fondo presti i tuoi soldi alla banca di cui sei già cliente) ma ci sono alcune cose che devi sapere:
le obbligazioni bancarie non sono tutelate dal Fondo Interbancario per cui in caso di default perderesti tutti i soldi investiti in questi strumenti a differenza dei conti deposito e dei conti correnti presso la stessa banca (che sono assicurati);
i depositi bancari sono sicuri, le obbligazioni bancarie no
le uniche obbligazioni da considerare sono quelle a tasso fisso, a tasso variabile o misto (fisso più variabile o variabile con minimo e massimo);
i bond che pagano interessi rapportati all’andamento di un paniere di titoli, a indici finanziari o valute estere sono da evitare perché rischiosi e comunque poco redditizi.
Dando per scontato che tu voglia comprare delle obbligazioni bancarie tradizionali e che eviti come l’influenza quelle complesse (o strutturate) ecco che cosa devi sapere.
Diversificazione e liquidità
Anzitutto non lasciarti tentare nel sottoscrivere troppe obbligazioni di uno stesso emittente. Trattandosi della tua banca è facile che nello scegliere come investire i risparmi tu ti faccia tentare “troppo” dalle obbligazioni bancarie emesse dal tuo istituto, concentrando in maniera eccessiva i tuoi investimenti.
Poi è bene verificare sempre che i titoli che ti sono proposti siano quotati su un mercato regolamentato (ad esempio il MOT o l’Eurotlx). Meglio ancora è andare a cercare questi titoli sui due mercati che ti ho indicato invece di sottoscrivere quelle proposte dal tuo bancario di fiducia.
Cercare uno strumento finanziario invece che “essere cercati” eleva il tuo livello di attenzione e riduce il rischio di scivolate pericolose.
Bisogna poi che le obbligazioni bancarie che ti interessano siano “liquide” ossia molto scambiate su un mercato, con una pluralità di perone disposte ad acquistarle o a venderle. Di questo possiamo parlare sotto, nei commenti, per non appesantire troppo la trattazione.
Sappi, comunque, che prima di comprarle è fondamentale guardare i controvalori scambiati e il “book” di negoziazione che ti offrono dati importanti in merito alla liquidità. Inutile dire che un titolo non quotato è uno strumento finanziario da evitare, perché diventerebbe una trappola nel caso in cui dovessi venderlo prima della scadenza.
Le obbligazioni bancarie convengono SOLO se a parità di scadenza rendono di più di un BTP. Che senso ha prestare i tuoi soldi alla tua banca se l’interesse che riceverai è inferiore a quello che ti paga lo Stato per un titolo pubblico? Forse la tua banca è più solida dello Stato?
Scegli con estrema attenzione i tuoi bond evitando i perpetual (i titoli privi di scadenza o con scadenza lunghissima), compra obbligazioni emesse anche da altre banche diverse dalla tua per una maggiore diversificazione e investi in modo limitato nelle subordinate che sarebbero penalizzate in caso di default.
Come investire i risparmi (senza rischiare di perderli)
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sì alle obbligazioni bancarie semplici (tasso fisso, tasso variabile o “misto”), no ai bond strutturati;
sì alle obbligazioni quotate (o di prossima quotazione se in fase di collocamento) e no ai titoli che non saranno scambiati su un mercato ufficiale;
via libera ai bond bancari solo se rendono di più di un BTP a pari scadenza.
Questi sono i consigli importanti da ricordare.