Poter risiedere in un paese estero per studiarne la lingua e la cultura è una delle esperienze formative più importanti che un giovane possa fare. Non sempre però le famiglie possono permettersi di mandare i propri figli all’estero a studiare in qualche accademia e non sempre è facile partire da soli verso un paese che non si conosce per cercarsi un lavoro e un alloggio.
Un’alternativa valida è quella dell’au pair. Essere un au pair significa entrare a far parte di una nuova famiglia “alla pari” come un vero e proprio nuovo membro, partecipando ai pasti, avendo a disposizione una stanza da letto e una paghetta, in cambio si dovrà aiutare nella cura dei bambini o in piccoli lavori domestici, un modo sicuro per perfezionare lo studio di una lingua straniera, integrati nel contesto culturale del paese ospitante.
Prepararsi all’avventura di au pair è semplice: solitamente si richiede una conoscenza base della lingua e un’età media tra i 17 e i 30 anni. A poter beneficiare dell’opportunità sono principalmente le ragazze, difficilmente i ragazzi vengono accettati. Dopo essersi accertati di avere tutti i requisiti, attraverso l’iscrizione ad un sito specializzato si potrà organizzare il viaggio, selezionando paese, tipologia di famiglia e quant’altro.
Ovviamente, come per qualunque altro tipo di viaggio, bisogna organizzare la partenza nei dettagli, magari facendo una lista di tutto quello di cui si avrà bisogno, a cominciare dai documenti: si dovrà essere sicuri che i documenti di viaggio non siano scaduti, altrimenti bisognerà rinnovarli. Da non trascurare, se si fa uso di medicinali specifici, la sicurezza di poter disporre della quantità che servirà durante la permanenza o informarsi su come recuperarli all’estero.
Il bagaglio andrà studiato in base alla durata del soggiorno e al clima del luogo e si potrà comodamente decidere di partire leggeri optando per la spedizione pacchi affidandosi ad un corriere esperto.