Per scegliere l’appartamento da prendere in affitto non conta solamente la bellezza dell’abitazione, il suo arredamento e lo stato di conservazione, ma anche una serie di aspetti economici e legali che potrebbero fare la differenza per non prendere fregature. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere i migliori in base a criteri di qualità, prezzo, offerte e corretta informazione per il consumatore.
Ecco qualche utile consiglio e qualche piccola accortezza per affrontare il momento della ricerca di un nuovo appartamento in affitto in massima tranquillità, al sicuro da rischi inutili e da eventuali truffe o trappole.
Le agenzie immobiliari spesso pubblicizzano su siti e riviste specializzate appartamenti e case particolarmente allettanti anche nel caso questi siano già affittati: li utilizzano come specchietti per allodole per attirare i clienti, quindi è sempre bene contattare telefonicamente l’agenzia per verificare i dettagli descritti nell’annuncio e assicurarsi che sia sfitto e disponibile.
I metri quadrati dichiarati da agenzie e proprietari non sempre corrispondono alla realtà o a quelli calpestabili; nel caso in cui la casa sia dotata di terrazzo o di balconi è bene chiedere l’esatta metratura, verificarla con una planimetria e prendersi tutto il tempo necessario per controllare che la realtà corrisponda a quanto scritto.
Un’offerta decisamente inferiore ai prezzi medi della zona dovrebbe far subito scattare un campanello di allarme e farvi procedere con estrema cautela.
Risulta essere assolutamente sconsigliato pagare un anticipo “sulla fiducia” per un affitto residenziale se prima non si è presa visione fisicamente della casa in questione.
Quando si sta visionando una casa da affittare è bene prestare attenzione ai dettagli, ad esempio assicurarsi che le tapparelle funzionino, che gli elettrodomestici siano in buona condizione, che l’acqua scorra dai rubinetti e via dicendo. Eventuali problemi vanno segnalati e risolti prima del vostro ingresso in casa.
Nel caso di loft, seminterrati, open space ed edifici indipendenti che potrebbero essere stati adibiti a scopi commerciali è consigliabile richiedere lo stato catastale per assicurarsi che l’appartamento sia effettivamente destinato ad usi residenziali e abbia l’abitabilità.
La provvigione che spetta all’agenzia per il ruolo di intermediazione viene stabilita dal Comune dove si trova la casa. Solitamente varia dal 6% al 11% dell’importo dell’affitto calcolato su base annuale (al netto delle eventuali spese accessorie), e vengono richieste sia all’inquilino che al proprietario. In ogni modo, l’inquilino non dovrà mai pagare più del 14% di commissione.
Nel caso stiate cercando casa per un affitto a lungo periodo è sempre bene consultare l’Ufficio dei registri immobiliari del comune dove si trova la casa per essere sicuri che non vi siano ipoteche pendenti, cartelle esattoriali o pignoramenti.
Una volta sottoscritto un contratto di affitto, tecnicamente denominato contratto di locazione, non è raro che possano sorgere degli imprevisti (caparre, utenze, rinnovi del contratto e spese straordinarie). Ecco come comportarsi e a cosa stare attenti una volta entrati nella nuova casa.