Per effettuare i pagamenti si possono utilizzare vari strumenti attraverso la banca:
-ASSEGNI BANCARI E CIRCOLARI
-CARTE DI CREDITO E BANCOMAT
-RICEVUTE BANCARIE (RI.BA.)
-BONIFICI E GIROCONTI
Nelle imprese si sta sempre più diffondendo l’uso del Remote Banking che è un collegamento via Internet o telematico con la propria banca. Esso prende il nome di home banking se riguarda i privati e di corporate banking se riguarda le aziende.
L’assegno bancario è un titolo di credito, è cioè un documento che dà a chi lo possiede il diritto ad ottenere la prestazione in esso indicata.
Condizione necessaria per emettere assegni bancari è essere titolare di un conto corrente bancario cioè avere depositato una somma in banca o aver ottenuto un fido (un prestito) dalla banca. Emettendo (scrivendo) l’assegno, il titolare del conto corrente ordina alla banca di pagare una determinata somma ad un’altra persona o a se stesso.
L’assegno bancario da il diritto al beneficiario di riscuotere la somma di denaro in esso indicata o di trasferire tale diritto ad una terza persona.
ELEMENTI DELL’ ASSEGNO BANCARIO
Luogo e data di emissione
Importo in cifre e in lettere
Nome del beneficiario
Nome della banca
Numero del conto corrente (c/c)
Numero dell’assegno
Firma dell’emittente (Il titolare del c/c)
Gli assegni sono:
-titoli all’ordine, perché il diritto di riscuotere può essere trasferito ad un’altra persona mediante la girata;
-nominativi, perché riportano il nome del beneficiario.
Un assegno si dice
-IN BIANCO, quando non è compilato in tutte le parti essenziali; in particolare se manca il nome del beneficiario l’assegno diventa al PORTATORE e può essere riscosso da chiunque lo possieda;
-A VUOTO, quando sul c/c non vi sono soldi sufficienti a coprirlo;
-POSTDATATO, se la data è successiva a quella di emissione ( non è però consentito dalla legge);
-NON TRASFERIBiLE apponendo questa scritta sull’assegno, esso può essere riscosso solo dal beneficiario. È obbligatorio che l’assegno sia non trasferibile se supera i 20.000.000 di importo.
Differente dall’assegno bancario è l’assegno circolare. L’assegno circolare è infatti un titolo di credito con cui una banca si impegna a pagare una data somma alla persona indicata. Per avere un assegno circolare, non è necessario essere titolare di un c/c (conto corrente), ma bisogna fare una richiesta in banca, che lo rilascia immediatamente, versando in denaro contante l’importo richiesto.
Facciamo un esempio.
Il signor Luigi Renzulli di Piacenza è titolare di un conto corrente presso l’agenzia n.2 della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza situata nella propria città. Sul proprio conto corrente ha depositato 8.622 euro. In data 20/2/n, a fronte dell’acquisto di tre computer, emette un assegno di 4 200 euro a favore della “Computer Time S.p.A.
Il messaggio inviato da chi compila questo documento (il signor Luigi Renzulli) è da intendersi così formulato:
“Oggi, 20/2/2002, ordino alla Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza – presso la quale sono depositati i miei soldi sul conto corrente n. 58035590 – di prelevare 4200 euro e di pagare a vista tale somma alla Computer Ti me S.p.A. – firmato Luigi Renzulli”.
Condizione necessaria per emettere assegni bancari è essere titolare di un conto corrente bancario cioè avere depositato una somma in banca o aver ottenuto un fido (un prestito) dalla banca. Emettendo (scrivendo) l’assegno, il titolare del conto corrente ordina alla banca di pagare una determinata somma ad un’altra persona o a se stesso.
L’assegno bancario da il diritto al beneficiario di riscuotere la somma di denaro in esso indicata o di trasferire tale diritto ad una terza persona.